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Dan-dan-daaan!! I morti resuscitano, a quanto pare! …Ma Halloween non era il 31?!

17 Ott

Buondì ragazzi! Oggi è lo Spirit Day, la giornata della difesa dei diritti della comunità LGBTQ! Tutti vestiti di viola! \(^o^)/ Hey Giulio, è il tuo colore! ❤

Inoltre, l’ altro giorno (10 Ottobre) era anche il compleanno di Gian! Auguri in ritardo, fortunello!

Anyway, colgo l’ occasione per scusarmi del lunghissimo periodo d’ assenza. Lo so, sono una persona orribile, avevo detto che avrei pubblicato presto, ed invece…

Ma ora sono tornata si spera!

Senza farvi false promesse, vi dico subito che farò il possibile per pubblicare con una certa frequenza, ma capirete che anch’ io ho i miei impegni *sigh 😥* e quindi non vi garantisco che riuscirò ad aggiornare sempre. Cercherò comunque di fare almeno 2-3 capitoletti alla settimana, salvo imprevisti.

Direi di aver scritto abbastanza per un solo post.
Per stasera comunque, dovrei riuscire a pubblicare qualcosa della traduzione, a meno che non mi chiamino improvvisamente per fare da baby-sitter alle pesti dei vicini.

Sayonara, minna-san! ❤ ❤ ❤

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Diario di un’ anima d’ argento 2: Ma se invece evitassi di pensare…?

22 Lug

Ancora nessun aggiornamento. Essendo in campeggio, il massimo che posso fare è scrivere articoli senza però postare le traduzioni, dato che ho a disposizione solo il cellulare di mio cugino! Quindi pazientate qualche giorno, fra poco *sigh* tornerò a casa. Nel frattempo ecco una mia piccola riflessione, scritta su una brandina all’ ombra, nel dormiveglia del dopo-pranzo……

Quando si è in vacanza, si perde davvero la cognizione del tempo. Penserete che sia un’ affermazione scontata, ma ció ne dimostra anche la veridicità.
Io poi, che anche durante il periodo lavorativo dell’ anno perdo il conto dei giorni, finisco per confondere addirittura l’ ordine degli avvenimenti. … Non credo che possiate capire se lo dico così *ride* ma abbiate pazienza! xD
Vi faccio un esempio, sperando di riuscire a spiegarmi:
Oggi, durante quella che noi in famiglia chiamiamo “l’ ora del silenzio” (avete presente quel periodo di tempo di assoluta calma compreso fra il pranzo e la merenda, quello che i bambini impiegano per fare i compiti ed i nonni per il pisolino? Ecco, sarebbe quello), dopo essermi fatta tutto un percorso mentale che non sto a raccontarvi, anche perché sono troppo pigra per ricostruirlo, mi sono messa a riflettere su una certa frase nel tentativo di ricordarmi chi me l’ avesse detta.
Inizialmente pensavo di averla sentita due giorni fa da mia zia, ma poi mi sono ricordata che mentre me l’ avevano detta ero immersa nell’ acqua di una piscina, ed io non sono mai andata con mia zia in QUELLA piscina.
Allora ho pensato, “Con chi stavo nuotando?”, e mi sono risposta “Con il mio migliore amico!”.
Ma non vedo il mio migliore amico da almeno un mese, quindi è impossibile che me l’ abbia detta due giorni fa. Non ricordo nemmeno quand’ è stata l’ ultima volta che siamo andati insieme a nuotare.

È tutto il pomeriggio che ci penso e sto ancora cercando di far chiarezza nella mia mente, anche se so già che quando ci riusciró non mi sentiró ancora soddisfatta: infatti, questa frase che mi sta facendo impazzire, è totalmente priva di senso, si tratta di una frase detta tanto per scherzare su qualcosa che (inutile dirlo) non ricordo.
Mi irrita dovermi scervellare così tanto per qualcosa di così superficiale. Ma il fatto di non riuscire a ricordare bene è anche più frustrante.
E certamente non potermi rinfrescare il cervello facendo un bagno in piscina non aiuta affatto (credo che possiate ben immaginare da soli il motivo, senza che vi specifichi quale “periodo del mese sia”) *sigh*

Stavo pensando che con la mancia ricevuta dai nonni per il mio compleanno (già, insistono ancora perché accetti dei soldi da loro… ma meglio questo di un regalo non azzeccato, se l’ alternativa sono delle mutande rosse col pizzo. Prudono!) potrei comprarmi un’ agendina, o un taccuino, da portare ovunque e dove poter scrivere gli impegni importanti, o le varie elucubrazioni mentali che partorisco quotidianamente e che mi sarebbero utili per scrivere…

Ma alla fine mi son detta che sarebbe meglio se non pensassi affatto. E poi so già che, anche se spendessi solo pochi euro, sarebbero soldi sprecati: probabilmente dopo nemmeno un mese dimenticherei il blocchetto in qualche cassetto, promettendo a me stessa di riprenderlo in considerazione entro breve ma lasciandolo comunque ad ammuffire, con la sola compagnia di vecchi residui di gomme e matite sopravvissuti alle pulizie di mia madre e di tanta polvere (i miei cassetti, come la casa in generale, non sono esattamente “ordinati” *ride*)
Meglio risparmiare per cose più importanti… come manga e videogiochi!

Diario di un’ anima d’ argento 1: Falli in calzamaglia

30 Giu

Dalle mie parti hanno recentemente aperto un mini-market gestito da alcuni cinesi.

Ebbene, l’ altro giorno sono andata a darci un’ occhiata insieme a mia madre.

C’ era un po’ di tutto, dai vestiti agli articoli per la casa, alla bigiotteria, con sezione apposita per le parrucche (ora so dove andare per rifornirmi di capelli per i cosplay xD), e fin qui tutto a posto, no?

Arrivate alla cassa, c’ era una fila lunghissima, perció mentre eravamo in coda mi sono guardata un po’ in giro…
Proprio di fianco a noi c’ era uno scaffale strapieno di dildi provvisti di faccine sorridenti, preservativi con stampe colorate e persino di apposite “calze” a forma di elefante, serpente e gallina per tenere a caldo (?) il pacco.

Suppongo che abbiano freddo anche lì, a volte.

Ma la cosa più inquietante, era la vecchietta in coda davanti a noi che fissava assiduamente lo scaffale degli oggettini con un’ espressione a metà fra lo schifato e l’ interessato, qualcosa  come la faccia che ti viene quando guardi Gangam Style per la prima volta. Ad un certo punto, questa si volta verso di me e mi becca a fissarla; dopo avermi guardata malissimo, torna a fissare i “giochini” con intensità ancora maggiore.
Intanto la cassiera era pure un po’ lenta ed essendoci tanta gente sono dovuta rimanere fra lo caffale e pa vecchietta per almeno dieci minuti, continuando a passare lo sguardo dall’ uno all’ altra.

Stavo facendo una fatica abnorme per evitare di scoppiare a ridere, e dovevo avere una faccia davvero strana, perché mia madre mi ha chiesto se mi sentissi bene.
Dopo aver pagato, siamo uscite dal negozio e, mentre caricavamo la mini-spesa nel bagagliaio, ho notato la vecchietta che mi fissava… Allora sono entrata in macchina, le ho fatto l’ occhiolino (godendomi appieno la sua espressione a dir poco sconcertata) e, dopo aver messo in moto, finalmente ho scaricato una risata isterica, facendo prendere un colpo a mia madre.
Quando mi ha chiesto che diavolo avessi da ridere (non senza qualche insulto per il quasi infarto che le ho procurato), le ho risposto: “Guarda mamma, certe cose è davvero meglio non saperle!”

… Che la vecchietta stesse cercando qualcosa in particolare?