Parte 2: Fuga
Capitolo 5
Donna Avvistata?
Ehm… non è proprio NSFW, ma… c’ è una piccola scenetta dove…
Abbiamo estratto a sorte per decidere l’ ordine dei turni, ed io sono dopo Luchino. In altre parole, l’ ultimo rimasto.
Fuori dalla cabina, osservo la pallida luminosità della foschia notturna.
Gian: Sono passate 24 ore dalla nostra fuga…
Ciò significa che non vedo nessun’ altro oltre a questi quattro da circa 24 ore. Non capisco se ciò ci abbia reso più affiatati o se ci abbia allontanati…
Non ne ho nessunissima idea.
Prima che la luce del sole possa cominciare a scaldarmi, mi alzo in piedi.
Dobbiamo andarcene, o almeno procurarci delle provviste.
Gian: Secondo voi riusciremo a cancellare le prove che siamo stati qui?

Luchino: Probabilmente non possiamo liberarci di ogni singola traccia. Lascia stare.

Gian: Già, mi sa che hai ragione…

Esaminiamo a lungo la mappa, ma alla fine decidiamo di lasciare indietro la macchina per il momento.
Se seguiamo il sentiero fuori dal bosco, allora raggiungeremo la sistemazione più vicina. E’ anche il giro lungo per arrivare alla città a nord. Anche se volessimo dirigerci verso altre città, c’ è il problema della benzina.
Lasciamo il bosco a piedi, andando verso nord.
Sbuchiamo su una piccola pendenza. La vista si allarga in un istante.
Riusciamo a scorgere il villaggio, che è più vicino di quel che pensassimo. Sembrerebbe che non ci voglia nemmeno un’ ora per raggiungerlo a piedi…
Bernardo: Perché non andiamo laggiù per dare un’ occhiata in giro?
Ivan punta con un dito la nostra posizione sulla mappa.
Ivan: Bowick Village…? … Sembra un posto squallido.

Gian: Riusciremo almeno a trovarci della benzina?

Giulio: … Dovremmo andarci?
Rimaniamo fra i cespugli per evitare di essere visti e cominciamo ad avviarci verso Bowick Village.
… Davanti a noi si estende un enorme campo di grano. Bowick Village sembra una macchia al centro di esso.
Quando raggiungiamo la periferia del villaggio, mentre attraversiamo il campo rimaniamo chinati per evitare di faci prendere ed interrogare.
In questo territorio agricolo così esteso non ci sono più di venti abitazioni.
C’ è una piccola piazza al centro del villaggio, che a quanto pare è un qualcosa di comune a tutti i villaggi di campagna. Discutiamo fra di noi e decidiamo di tenerci alla larga dalla piazza.
I mulini a vento, che probabilmente servono per generare energia, fanno un suono dolce ad intervalli regolari.
Gian: Probabilmente la notizia della nostra fuga sarà già arrivata in questo posto, non pensate?

Bernardo: E’ molto probabile.

Non molto tempo dopo, troviamo un capannone vuoto che sembra rimasto inutilizzato per molto, e ci fermiamo per fare una pausa. Sfortunatamente, non c’ è nemmeno un po’ d’ acqua qui, ma è piuttosto vicino alla strada fuori dal villaggio.
“Meglio ricordarci la posizione di questo capannone. Potrebbe tornarci utile”, ci diciamo, annuendo.
Usciamo e facciamo quattro passi nei dintorni del villaggio.
Incrociamo un piccolo corso d’ acqua. Sembra che venga usato per l’ irrigazione.
Ivan: Di solito l’ acqua non è così pulita. Sembra anche potabile.
Luchino: Probabilmente è acqua di sorgente.
Immergo la mano nell’ acqua. E’ fredda. E’ davvero pulita e sembra completamente potabile.
Ivan: Secondo la mappa … proprio qui dovrebbe esserci un laghetto. Magari questa è la sorgente?
Bernardo: Potrebbe essere la fonte d’ acqua del villaggio.
Chiacchieriamo fra di noi mentre attraversiamo i campi di grano, e è per questo che ci accorgiamo un secondo troppo tardi della presenza di una persona.
Giulio: …!!

Alzando un braccio per fermarci, Giulio si accovaccia rapidamente. Noi quattro facciamo velocemente come lui.
Poco più avanti c’ è uno spazio vuoto nel campo. Dobbiamo esserci avvicinati ad uno dei sentieri che conducono fuori dal villaggio senza nemmeno accorgercene.
Tratteniamo il respiro. Una sottile figura che indossa un cappello di paglia ci passa davanti con grazia.
Non sembra che si sia accorta di noi… Tiriamo tutti contemporaneamente un sospiro di sollievo.
Ora che sappiamo di essere al sicuro, solleviamo la testa ed osserviamo la persona da dietro.
Gian: Oh…?
E in un attimo, i nostri sguardi si ifiammano.
Bernardo: Quella è … una donna?

Ivan: E’ una donna.

Luchino: E’ una donna…!

Gian: Ed è anche una bella pollastrella!
Come un gruppo di fratelli uniti, annuiamo l’ uno agli altri.
Stiamo facendo dei gridolini isolitamente eccitati. Dopo tutto, siamo rimasti imprigionati fino a poco tempo fa. E’ da un bel po’ che non vediamo una ragazza, quindi la nostra eccitazione sale improvvisamente al massimo.
Giulio: …
Cosa? Solo Giulio si sta comportando normalmente. Fortunato lui, che si è lasciato distrarre solo per poco tempo. … Però! Come puoi definirti un fiero uomo Italiano con un comportamento del genere?!
Nessuno dice una parola… strisciamo per terra e cominciamo a seguire l’ ombra del cappello di paglia.
Luchino: Non possiamo permetterci di farla urlare, quindi dovrei occuparmene io. Farò in modo che si butti fra le mie braccia in cinque minuti.
Ivan: Le pollastre preferiscono i ragazzi più giovani. Dovrei andare prima io.
Bernardo: No, no, aspetta, se dobbiamo decidere un ordine, allora dovremmo seguire l’ attuale gerarchia della famiglia, giusto?
Gian: Più che altro, non vi pare che sia meglio lasciarla al futuro Boss?
Ci azzuffiamo per stare un passo avanti a tutti gli altri. Quando il braccio di qualcuno si allunga in avanti, qualcun’ altro glielo tira indietro. E’ una rissa.
Ognuno di noi prova a tirare violentemente indietro gli altri mentre continuiamo a seguire il cappello di paglia in un groviglio di braccia.
I lunghi capelli le superano le spalle, ed ha un corpo minuto. Sta indossando una maglietta brutta e larga e dei pantaloni più adatti ai lavori manuali…
Ma con l’ unica occhiata che sono riuscito a darle, ho intravisto una faccia giovane, e poi camminava energicamente. La ragazza col cappello di paglia non si è minimamente accorta di noi. Continua a canticchiare e prende un sentiero laterale.
Luchino: …Sembra che stia andando verso la fonte.

Gian: Per fare cosa?

Bernardo: … Magari un bagno?
Ci ha azzeccato. Quando dalla sponda del fiume vediamo la ragazza dal cappello di paglia che comincia a togliersi la maglia, la nostra eccitazione vola alle stelle.
Ivan: Ah. Oh! Ooooooaaah!!
Da qui non si vede bene, perciò l’ unica cosa che riusciamo a scorgere è la sua schiena, ma la ragazza è pallida e non ha nemmeno una cicatrice. Che bella schiena…
Luchino: In effetti, è proprio la stagione ideale per farsi un bel bagno in due e nudi.

Luchino comincia a togliersi lentamente la maglia.
Gian: … Allora io mi prenoto per secondo!

Ivan: Io per primo!
Bernardo: Già, ora dovremmo decidere un ordine.
Ci scambiamo degli sguardi infuocati prima di cominciare, “Pronti, partenza…!” e di allungare una mano.
Carta. Carta. Carta.
… Forbici.
Vince solo Luchino.
Bernardo, Ivan ed io guardiamo in basso verso i nostri palmi aperti, con i cuori pieni di tristezza.
Luchino: Voialtri potete pure decidere l’ ordine fra di voi per dopo.
Allegramente, Luchino ci dice queste parole mentre si toglie la maglia.
Intanto, cappello di paglia immerge finalmente un piede del suo corpo nudo nella sorgente…
Ivan: A-Andiamo! Girati da questa parte! Solo un altro po’!

Giulio: Um… Gian-san…
Gian: Hm?

Giulio, che è un passo dietro di noi, mi tira la manica come se volesse dirmi qualcosa. Cosa vuole? Mi giro verso di lui con un’ espressione preoccupata.
… E poi, finalmente capisco perché per tutto questo tempo sentivo quella sensazione di stranezza.
Velocemente, mi giro verso Luchino. Sta spostando l’ erba alta e si dirige verso la sorgente.
Se l’ Affetto per Luchino è > 3, qui compare un’ opzione. Altrimenti si ottiene automaticamente +1 di Affetto per Giulio.
Gian: Ho capito, Giulio.
Condivido una risata secca con Giulio. Giulio mi risponde con un cenno.
Ivan: Che succede?

Gian: … Non ve ne siete ancora accorti?

Bernardo: Accorti di co- … Huh?
Davanti a noi, i passi di Luchino si fermano. Sembra che abbia sentito il nostro piccolo scambio di battute.
Luchino: Cosa c’ è, qualcosa non va?
Gian: Faresti meglio a fermarti un attimo. Osserva mooolto bene, Luchino.
Luchino: Cosa? Che diavolo stai-
Con voce piena d’ irritazione, Luchino sta per fare un altro passo quando il suo piede si congela. Tutto il suo corpo si irrigidisce.
Ivan: Huh……?

Ivan: Wha… Ugaah!!
Ivan squittisce dopo aver dato una sbirciata dietro a Luchino.
Giulio: Come potete vedere… quella persona è un maschio…
Probabilmente Giulio se n’ era accorto fin dall’ inizio.
Allora avresti dovuto dire qualcosa un po’ prima…
Il ragazzo non sembra averci notato e continua godersi il suo bagno.
Bernardo: Siamo stati ingannati…
Ivan: E adesso che le mie speranze sono svanite cosa dovrei fare…?!
Luchino: Questo dovrei dirlo io…!
Che totale perdita di tempo…
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